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domenica 6 giugno 2010

Rage


3 commenti:

  1. Arrotondo il mio misero guidernone di manutentore del patrimonio Unesco, lavando le finestre dello studio del cartoonist Sergio Buscaglia ( alcuni tra i frequentatori crippici ricorderanno un disegnatore che nel 1994 si firmava S.B. ed ha smesso immediatamente per timore di esser confuso con il premier ).
    Essebì non è furbissimo perchè mi paga da anni per rendere perfettamente trasparenti i vetri smerigliati e color corallo maldivegno pre'99, ma è un efficace storyteller sebbene lentissimo. Ragion per cui, il signor Crippa gli ha consegnato la sceneggiatura della terza storia di Jonah Martini quando Pietro Taricone era the next big thing e solo ora il penciler sta affrontando il giro di boa della 46ma tavola. Delle altre ha realizzato lo storyboard mentre passavo il black & decker con la punta a kris malese sul profilo accidentato del lucernario. Il suo lavoro, forse per colpa mia, sembra l'incubo del cantante dei Knack che cade per la tromba dell'ascensore del Flatirion Building, mentre tutto intorno scoppiano mortaretti. A me piace, ma non credo che il pubblico dei ns cugini che tante soddisfazioni ha dato al sig. Crippa apprezzerebbe. Peccato.
    Sto divagando, chiedo scusa.
    Il succo è che ho avuto modo di leggere lo script e mi permetto di tentarne ( ! ) una sintesi: Brianza 1946 - La guerra è finita, il Paese assomiglia alla faccia di Bukowsky e sebbene il vino scorra più del sangue, partigiani e parte dei fascisti che non si sono ancora mimetizzati tra i partigiani si scambiano colpi di moschetto tra le macerie neorealiste. Una di quelle organizzazioni vaticane di cui sono pieni i romanzi di Dan Brown, che da secoli studia i fenomeni paranormali che potrebbero distogliere i fedeli dai miracoli , invia il suo migliore agente, padre Brown, a Carnate dove sono tantissime le testimonianze di conflitti notturni tra posse di vampiri neri e licantropi rossi.
    Brown si traveste da imprenditore di piccolo cabottaggio a nome Paolo Bernasconi( per non cambiare le iniziali sulla biancheria ). Non cava un ragno dal buco in giorni e giorni di detection compulsiva. Ad Arcore, un bambino di dieci anni gli dice che la sua famiglia - che ha quasi lo stesso cognome dell'alias di Brown -un giorno avrà una cripta dove far dormire le mummie dei suoi servitori, ma l'undercover agent non lo prende sul serio. Non era ancora tempo.
    A Bernareggio, Brown, depresso come un inquisitore all'Oktober Fest, si trascina fino ad una bettola dove gli servono ettolitri di metanolo. Al crepuscolo, ruzzola fuori dal locale e si sporge sopra un pozzo dove gli appare il corpo astrale di Jonah Martini, un professionista dello stesso ramo prematuramente scomparso per aver provato un carpiato nel pozzo mentre tentava di scappare da alcuni villici che lo avevano scambiato x un gerarca en travesti ed in fuga.
    Jonah ora ''sa' e racconta al Bernascoso che la zona di Monza è stata, molti secoli prima dell'avvento del Trio Lescano, sito di combattimenti tra demoni quali Carnax il tonante ed il possente Bernarex. Periodicamente, gli avatars dei diavolacci battibeccano attraverso gli abitanti della zona. Solo la musica degli angeli può lenire le ferite psioniche degli spiriti esacerbati. Smaltita la sbornia, Brown telegrafa alla base perchè siano aumentate le occasioni di sagre fracassone nella zona. La cosa funziona ed il graphic novel si chiude con il Festival della Polenta Taragna durante il quale alcuni leghisti ed una pattuglia di rom cominciano a guardarsi in cagnesco fino a che un giovane Antonacci non attacca con uno dei suoi pezzi.
    Zingari e bertogiussanici si scambiano grandi sorrisi e bombardano Biagio con lo zola. Cattivi?

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  2. ma nei tuoi fumetti non muore mai spugna?

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  3. aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!!!!!!!

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